Fabio Attard – “Pregare significa credere. Le sfide, le esperienze, le proposte” in “Quaderni di spiritualità salesiana, 1”

Intendo proporre una riflessione sulla preghiera osservata con gli occhi penetranti di alcuni grandi maestri dello spirito e accostata attraverso la sensibilità di pastori che, a motivo della loro chiamata, hanno qualcosa da dire a noi oggi.

A partire dall’attuale momento storico, si perseguono due scopi: individuare le sfide che siamo chiamati ad affrontare oggi nel cammino della preghiera; leggere  il passato non solo per il valore che contiene in sé, oggettivamente più ricco e profondo di quanto si possa immaginare, ma per la freschezza che è capace
di trasmetterci. Così siamo aiutati a interpretare le odierne difficoltà, non come un momento staccato dal cammino della comunità credente attraverso i secoli, quanto piuttosto come una continuazione di esso, per evitare l’illusione di crederci i primi ad affrontare tali
problemi. La valutazione di alcuni Padri e Mistici va accolta con lo stesso atteggiamento di ricerca del senso della preghiera che già animava e dirigeva la loro ricerca.

INDICE

  • 1. Constatazione della situazione e delle sfide
    • 1.1. La duplice faccia della superficialità
    • 1.2. La preghiera staccata dal lavoro
    • 1.3. “Quante ore preghi al giorno?”
  • 2. Cosa dicono i Padri della preghiera?
    • 2.1. È comunione intima con Dio
    • 2.2. È nutrimento dell’intelletto
    • 2.3. È dialogo con Dio
    • 2.4. È esperienza dell’inabitazione dello Spirito
  • 3. Cosa dicono i mistici
  • 4. Le indicazioni di Carlo Maria Martini
  • 5. Le proposte di don Juan E. Vecchi
  • 6. La preghiera di un teologo

Periodo di riferimento: 2003

F. Attard, Pregare significa credere. Le sfide, le esperienze, le proposte, LAS, Roma 2003 (Quaderni di spiritualità salesiana,1), 41-57.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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