Il tema della preghiera in don Bosco potrebbe essere indagato percorrendo strade diverse: don Ceria si è domandato: Quando e come pregava don Bosco? Altri hanno tentato di ricostruirne
la “dottrina”, di ordinare i contenuti dei suoi interventi in uno schema teologico. Pietro Stella, applicando un procedimento storico-critico, ha collocato don Bosco nella storia della religiosità cattolica. Sarebbe possibile anche studiarne l’eredità spirituale, vagliando sfumature e accentuazioni particolari dei vari servi di Dio e beati della Famiglia salesiana, alla ricerca di tratti comuni. Ognuno di questi itinerari ha le sue giustificazioni e i suoi vantaggi.
Noi oggi, assillati dal problema dell’identità, influenzati da coordinate culturali così lontane dalle sue e da condizioni di vita e di azione tanto diverse, siamo indotti ad un approccio problematico. Della sua preghiera e del suo spirito ci interessa intuire il nucleo caratterizzante, il cuore profondo, convinti che gli elementi sostanziali, quelli che ne connotano la fisionomia tipica, vadano oltre le pratiche esterne, le espressioni culturali e le catalogazioni scolastiche.
INDICE
- 1. Don Bosco con Dio
- 2. Zelo pastorale e contemplazione
- 3. Raccogliere lo spirito per elevarlo al Signore
- 4. «Darsi a Dio»
Periodo di riferimento: 2003
A. Giraudo, Don Bosco ci insegna a pregare. C’è un nucleo caratterizzante della preghiera salesiana?, LAS, Roma 2003 (Quaderni di spiritualità salesiana, 1), 59-70.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)