«Non so dire nulla del suo metodo di orazione … posso però dedurre che era molto avanti nell’intimità con Dio»; «…si vedeva che la meditazione non era limitata al tempo stabilito dalla Regola, ma che continuava a lavorare nel suo spirito».
Queste testimonianze, ricavate dai processi di beatificazione e canonizzazione di Maria Domenica Mazzarello, riguardano gli anni della maturità della santa. Risalendo, però, alla sua giovinezza, si ritrovano diverse testimonianze tra le quali, forse, la più nota riguarda la sua preghiera prolungata, quando alla sera si recava alla finestra nella cascina Valponasca, e «vedendo di lontano il debole chiarore delle candele accese riflesso sulle invetriate della chiesa, si univa al popolo con il pensiero e adorava Gesù». Tra l’esperienza giovanile e gli anni della maturità si snoda un itinerario di preghiera che ci permette di vedere in questa ragazza, donna consacrata e fondatrice con don Bosco dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, una creatura orante e una maestra di orazione.
INDICE
- 1. Preghiera e vita
- 2. Preghiera e «metodo di vita»
- 3 Preghiera come semplice sguardo
- 4 Preghiera come linguaggio del cuore
- 5. Per una mistagogia della preghiera
Periodo di riferimento: 2003
M. E. Posada, Diventare oranti: itinerario di preghiera di Maria Domenica Mazzarello, LAS, Roma 2003 (Quaderni di spiritualità salesiane, 1), 71-79.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)