Non è possibile immaginare Angiolo Gambaro se non nel suo studio, che è quasi il suo laboratorio. Il tavolo di lavoro e i libri sembrano costituire con la sua persona quasi un’unica realtà viva e parlante. Di essi non è piena soltanto la sua lunga giornata operosa, ma le conversazioni, la scuola, gli incontri, dove scaturiscono sempre nuovi propositi di ricerca, precisazioni, acute osservazioni, ricordi di scienza.
Bisognerebbe incominciare con il « profilo » della sua biblioteca, ricca, scelta, che nei vari settori rivela nitide le preferenze dello studioso, i suoi «personaggi», quelli ch’egli si è scelto, dando loro, spesso, un volto nuovo, disseppellendolo da strati di pregiudizi e di imparaticci storici. Ma anche parlando direttamente di Lui, sia pur brevemente, i libri emergeranno ancora. Chè su di essi, si è svolta, e si va ancora svolgendo con ritmo giovanile, la sua «missione».
Periodo di riferimento: 1883 – 1957
P. Braido, Religione e pedagogia nell’opera scientifica di Angiolo Gambaro, in «Orientamenti pedagogici», 4 (1957), 221-235.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS