Non è possibile nascondere quanto, nella impostazione di questo fascicolo di «Orientamenti Pedagogici», ci abbia lasciato perplessi la reminiscenza di uno dei geniali «Pensieri sull’educazione» di Gino Capponi, diretto contro l’infatuazione del metodismo e della pedagogia scientifica:
«La vanagloria dell’arte vuole in tutto sostituirsi all’efficacia della natura: direbbesi che alla umana specie, mentre si rivendicano i diritti, si nieghi il valore; e dappoiché tutti gli uomini sono tenuti in egual conto, l’uomo in sè stesso e nell’ingenita sua virtù, pare si conti per nulla. I prodigi delle macchine, che fanno la grandezza dell’età nostra, forse condussero a questa incuranza delle naturali di contro alle artificiali forze; e una meccanica applicata all’opificio dell’intelletto, vuol dirigere co’ suoi ordigni le vive forze dell’anima, al modo stesso che i movimenti dell’inerte materia. L’ inerte materia serve di tipo alle discipline che hanno a educare l’umanità; e là dove l’uomo più a quella si rassomigli, ivi si cerca l’esempio di
metodi che non tolgan pregio alla vittoria dell’arte».
Periodo di riferimento: 1956
P. Braido, Orientamenti pedagogici o meccanica educativa?, in «Orientamenti Pedagogici» 3 (1956) 155-157.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS