«II problema della scuola se altrove può assumere essenzialmente l’aspetto di dibattito di principii didattici e pedagogici, nei Paesi latini è problema squisitamente politico. Il contrasto fra Chiesa e Stato forma così il substrato latente del problema della Scuola». Mai avevamo pensato che la «scienza laica» potesse giungere ad analisi così acute della situazione attuale. Incominciamo a comprendere perchè l’anima del laicismo sia il problematicismo, il dubbio critico, il «dialogo» mai conclusivo. Con simili conclusioni!. A qualche vero assoluto ha il diritto di arrivare soltanto chi onestamente e impegnativamente ricerca, facendosi discepolo della verità e non imponendo schemi alla realtà.
Per parte nostra pensiamo (e vogliamo affidarci al giudizio dei lettori) che i mali della nostra scuola derivino da cause più semplici e pratiche, riducibili sostanzialmente a questa: conservatorismo e immobilismo mentale e organizzativo (ed è strano che tale mentalità
discenda, tramite una scuola classista e borghese, da una cosiddetta tradizione laica risorgimentale, un laicismo, invero, aristocratico, da élite culturali, evolute e particolarmente intelligenti).
Periodo di riferimento: 1955 – 1956
P. Braido, Giustizia è fatta, in «Orientamenti Pedagogici» 3 (1956) 319-323.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS