L’articolo è un approfondimento del significato storico-spirituale della “validissima cooperatio” di Maria D. Mazzarello nella fondazione dell’Istituto delle FMA. La maturazione umana e teologale della Santa e il suo insegnamento spirituale sono intimamente connessi con la missione ecclesiale alla quale essa fu chiamata: quella di Confondatrice dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fondato da S. Giovanni Bosco per l ’educazione della gioventù femminile. La specifica missione ecclesiale affidata da Dio alla Mazzarello è richiamata ripetutamente nei Processi di beatificazione e canonizzazione della Santa. Essa è detta « validissima cooperatio » prestata dalla Mazzarello a don Bosco in ordine alla fondazione dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La Mazzarello, infatti, viene chiamata nei medesimi Processi, « Adiutrix » di don Bosco nell’opera di fondazione. Si in travede, così, nel rapporto Giovanni Bosco – Maria Mazzarello un tipo di relazione molto più significativa di una pura intesa psicologica o di un vincolo meramente spirituale: i Processi la chiamano « relatio confundatorum ». Tale relazione consiste sostanzialmente nell’apporto che Maria Domenica Mazzarello diede in modo originario e originale alla fondazione dell’istituto . Tale apporto sostanziale perciò è ordinato alla genesi dell’istituto stesso. Ed è di questo tipo di relazione (relatio Instituti) che l’Autrice approfondisce.
Periodo di riferimento: 1911 – 1951
Maria Esther Posada, La “validissima cooperatio” di S. Maria Domenica Mazzarello alla fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in Maria Esther Posada (ed.), Attuale perché vera. Contributi su S. Maria Domenica Mazzarello, Roma, LAS 1987, pp. 53-68.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”