Carla Barberi – “La pratica della religione popolare in santa Maria D. Mazzarello” in “Religiosità popolare a misura dei giovani”

Si riassume il contesto storico e religioso in cui Santa Maria Domenica Mazzarello è nata a Mornese nel 1837.

Mornese, nel Monferrato, era un punto d’incontro tra la Valle Padana e il mare, influenzato dalla cultura genovese. La comunità religiosa si basava sulla pratica dei sacramenti e delle feste religiose. Don Domenico Pestarino, influenzato da Giuseppe Frassinetti, diffondeva una spiritualità cristocentrica-eucaristica-mariana a Mornese. Mazzarello, membro della Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata, trasferì questa impronta religiosa all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fondato da Don Bosco.

 

Indice

  • 1. L’ambiente mornesino
  • 2. Le «devozioni» di madre Maria D. Mazzarello
    • 2.1. « Devozioni » relative a Cristo e al suo mistero
    • 2.2. « Devozioni » relative a Maria Addolorata, Immacolata e Ausiliatrice
    • 2.3. «Devozioni » relative ai Santi, agli Angeli ed ai defunti
  • 3. Caratteri della religione popolare di madre Mazzarello

Periodo di riferimento: 1800 – 1875

C. Barberi, “La pratica della religione popolare in santa Maria D. Mazzarello” in “Religiosità popolare a misura dei giovani”, Maribor, Jugoslavia, 24-29 agosto 1986, Elledici, Leumann (Torino) 1987, (Collana Colloqui Internazionali sulla Famiglia Salesiana, 13), 123-137.

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