Ci sono avvenimenti che non «fanno notizia» semplicemente, tanto incidono sull’uomo e la sua storia. In questi ultimi mesi, alcuni di essi, cosmici o locali, sembrano dover interessare la coscienza di ognuno in modo particolarmente impegnativo. Non ne possono rimanere estranei, evidentemente, gli educatori, se è vero che essi hanno il compito di edificare l’uomo nella fase più sensibile e reattiva della sua esistenza.
Vi trovano, anzi, occasioni ideali per un spregiudicato riesame degli obbiettivi, dei mezzi e dei metodi della propria azione; seguito, se occorre, da revisioni, ridimensionamenti, integrazioni. Questo lavorò appare tanto più necessario ed urgente, quando si pensi a quale livello e con quali potenziali ripercussioni e scadenze si svolga l’opera educativa: teoricamente, almeno, in zone molto più immediatamente connesse con l’umano — la razionalità, la libertà, l’eticità, la «persona» — che non l’azione del pubblicista, del propagandista, del «persuasore occulto».
INDICE
- Il tema della pace
- Pace e libera società cristiana
- Il problema della distinzioni e della collaborazione
- Il tema della libertà nella giustizia
- Il problema del metodo
Periodo di riferimento: 1901 – 1963
P. Braido, “Educazione alla pace e all’impegno cristiano nella città terrena” in «Orientamenti Pedagogici», 10 (1963), 595-609.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS