Nel seguente articolo si tratterà della difficile coesistenza di teorici e pratici, contemplativi e uomini di azione. In varie versioni essa si è largamente sviluppata come contrapposizione
della vita alle idee, della prassi alla verità logica; o ancora come antitesi tra la scienza e la tecnica, da una parte, con i loro quadri sistematici e le previsioni esatte, e, dall’altra, l’uomo concreto o la natura o la storia reale e vissuta, che spezza schemi e annulla previsioni.
INDICE
- 1. Preludio
- 2. Impostazione del problema e notazioni storiche
- 3. Linee generali di soluzione
- 4. Il superamento dell’antitesi di teoria e pratica: la prudenza o «saggezza» virtù razionale dell’uomo di azione
- a) La funzione «pratica» dell’intelletto umano
- b) La prudenza virtù dell’intelletto pratico in ordine all’operare morale
- 5. La saggezza propria dell’educazione
- 6. Le funzioni della «teoria» pedagogica
- 7. Impegno politico teoretico e impegno pratico
- 8. Idee su una facoltà di pedagogia
- a) Criterio della totalità
- b) Criterio della distinzione
- c) Criterio dell’unità
- d) L’ uomo, al centro dell’esperienza pedagogica e educativa
Periodo di riferimento: 1877 – 1965
P. Braido, “Scienza e saggezza nell’azione educativa: contributo ad una conciliazione tra teoria e pratica” in «Orientamenti Pedagogici», 13 (1966), 22-48.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS