All’inizio del Poema Pedagogico A. S. Makarenko sembra accettare con qualche esitazione il programma enunciato dall’immediato superiore gerarchico, ma che in realtà diventerà in seguito più consapevolmente suo attraverso un’appassionata esperienza di rieducazione: «bisogna costruire un uomo nuovo in una maniera nuova». In senso generico il medesimo tema egli aveva probabilmente incontrato spesso nelle letture fatte durante gli studi magistrali. Non c’è educatore o pedagogista che, elaborando una dottrina circa la crescita delle generazioni nuove, non si sia riferito a una concezione dell’uomo e della realtà. Il rapporto educazione-uomo è il più ovvio e inevitabile. « L’uomo — si legge al principio delle lezioni kantiane sulla Pedagogia — è la sola creatura che deve essere educata. Per educazione s’intende la cura (mantenimento, trattamento), la disciplina (governo) e l’istruzione unita alla formazione. Per conseguenza l’uomo è successivamente infante, educando e scolaro».
INDICE
- 1. Realtà educativa e teoria pedagogica
- 2. Realtà educativa e metafisica
- 3. Antinomie pedagogiche
- 4. Metafisica e dialogo
- 5. Antropologia e realtà educativa
- a) Naturalismo pedagogico e spiritualità
- b) Unità articolata
- c) Specie e individuo, universalità e singolarità
- d) Sostanzialità e storia
- 7. La vera crescita umana
- 8. Prospettive pedagogiche
- 9. Verso una più vasta maturazione
- 10. Conclusione.
Periodo di riferimento: 1800 – 1968
P. Braido, “Linee di una pedagogia realistica e dinamica” in «Orientamenti Pedagogici», 15 (1968), 472-495.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS