L’articolo sintetizza il tema dello “spirito salesiano” nel contesto della preghiera secondo Joseph Aubry SDB. Esplorando l’essenza profonda della spiritualità salesiana, l’autore delinea come la preghiera dei Salesiani non sia solo un atto individuale, ma un’espressione della loro missione pastorale ed evangelica.
Caratterizzata da semplicità e continuità, questa preghiera si manifesta come un dialogo diretto e cordiale con Cristo, il Padre e Maria, riflettendo un’attenzione costante allo Spirito Santo. Questi elementi non solo definiscono la spiritualità personale dei Salesiani, ma informano anche il loro stile di vita comunitario e la loro azione apostolica, rappresentando così un’integrazione dinamica tra contemplazione e azione nel loro cammino spirituale.
Indice
I. Prospettiva della preghiera salesiana: “La carità (apostolica) evangelica ispira il nostro stile di relazioni con Dio”.
II. “Il Salesiano ha poche pratiche di pietà” (Cost. 48b).
III. “Ma prega senza sosta” (Cost. 48b):
1. “Il dialogo semplice e cordiale con…”
2. “In tal modo può essere contemplativo nell’azione”
IV. “Rinnova sempre l’attenzione allo Spirito Santo presente sella sua vita” (Cost. 48a).
Periodo di riferimento: 1973
Joseph Aubry, Lo spirito salesiano. Stile di preghiera, in La Famiglia salesiana riflette sulla sua vocazione nella Chiesa di oggi, Casa generalizia, Roma, 21-27 gennaio 1973, a cura di Pietro Brocardo e Mario Midali, Torino-Leumann, Elledici, 1973, 171-187.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB