Il testo presenta un’analisi dei tipi di itinerari educativi riguardanti i giovani di una parrocchia, con particolare attenzione a due preoccupazioni: i giovani che ricevono la Cresima e i giovani che frequentano la parrocchia ma non partecipano attivamente alla vita religiosa a causa di varie sfide come l’uso di motociclette, promiscuità e droga.
L’autore fornisce alcune coordinate e criteri per sviluppare questi itinerari, sottolineando l’importanza dell’ubicità, della personalizzazione, dell’interazione di gruppo, dell’avviamento, dell’esperienza personale, dello sforzo e dell’implicazione. Inoltre, il testo discute l’educazione e la fede come componenti fondamentali di questi itinerari. L’educazione è descritta come un processo interattivo di acquisizione di nuove conoscenze e modi di comportarsi, mentre la fede è vista come un dono di Dio che richiede una risposta personale e comunitaria. Sono sollevati anche alcuni interrogativi, come la possibilità di educare la fede, il concetto di itinerario in relazione a Dio e la rilevanza degli itinerari nell’attuale contesto ecclesiale. Nel complesso, il testo sembra riflettere su come affrontare le sfide educative e spirituali legate ai giovani in una prospettiva salesiana.
Periodo di riferimento: 1993 – 2003
J. M. Maideu, “Considerazioni e proposte su gli itinerari d’educazione nella fede (IEF)” in “Proporre la fede nella cultura contemporanea. Riflessioni salesiane”, Bratislava (Slovacchia) 16-21 agosto 2003, Éditions Don Bosco, Parigi 2004, (Collana Colloqui, 21), 269-294.