Dire nucleo significa riferirsi al centro sia della materia inorganica che di quella vivente. Esso, infatti, connota la parte interna e più stabile dell’atomo, con la concentrazione della carica positiva e della massa atomica. E si riferisce altresì a quella zona della cellula che contiene il genoma e che regola le funzioni cellulari. Applicato analogicamente alle proposizioni della fede, indica il loro centro, da cui tutto si diparte e a cui tutto converge. Costituisce il punto di sintesi vitale. Tuttavia, di fatto, nella comunicazione della fede, sia a livello di sistematica teologica che di pedagogia catechetica, non di rado ci si disperde in analisi che oggi risultano sommabili a tante altre esplorazioni dell’episteme, nelle più svariate aree. Esse risultano, così, poco coinvolgenti il sistema motivazionale. La vita interiore, in quanto vita, dice sintesi e ha bisogno, per essere comunicata, di proposte di sintesi.
Periodo di riferimento: 1968 – 2003
S. Palumbieri, “Il nucleo specifico della religione cristiana” in “Proporre la fede nella cultura contemporanea. Riflessioni salesiane”, Bratislava (Slovacchia) 16-21 agosto 2003, Èditions Don Bosco, Parigi 2004, (Collana Colloqui, 21), 29-64.