I Colloqui si sono decisamente posti su un’altra prospettiva. La spiritualità di cui si intende parlare non è né una moda né un ritornello trito, ma costituisce, per noi, autentica fedeltà al Sistema Preventivo, una condizione pratica per la nuova evangelizzazione e un’esigenza dei tempi nuovi.
Don Bosco, che non amava eludere la realtà, ce lo insegna con la sua persona e con la sua pedagogia. Con il termine “spiritualità” il Colloquio di studio programmato e realizzato a Cracovia ha inteso parlare di un’esperienza di Dio, che comporta l’esercizio di quella vita teologale di “fede, speranza e carità” che è frutto dell’inabitazione dello Spirito Santo in noi.
Indice:
- Perché un tema simile?
- Cambiamenti epocali e crescente domanda di spiritualità
- La risposta del mondo salesiano
- Il ruolo della santità e dell’influsso di S. Francesco di Sales
- Una spiritualità ritradotta da don Bosco con una forte dimensione pedagogica e giovanile
- Il valore della dimensione mariana
- I contributi di questo XXII Colloquio
- I relatori e le loro relazioni
- Un ringraziamento e un augurio
Periodo di riferimento: 1921 – 1995
C. Semeraro, Studio introduttivo in Colloqui sulla Vita Salesiana 20, Cracovia, Polonia 25- 30 agosto 2001, Salvatore Sciascia Editore, Caltannissetta – Roma, 2003, 11-24.