Questo studio esamina il processo di allineamento alla mentalità occidentale in diversi contesti globali, concentrandosi sull’evoluzione delle concezioni dei giovani riguardo alla vita e alla morte.
Attraverso un’analisi delle esperienze e delle osservazioni in vari contesti, inclusi Rwanda, Bosnia, Russia, Timor Est, Ecuador e Germania, emerge un quadro complesso della percezione giovanile. Si discute il fenomeno dell’adattamento culturale e la crescente apertura verso una visione della vita influenzata dai valori occidentali. Tuttavia, viene evidenziata anche una crescente indifferenza nei confronti dei valori tradizionali e una superficialità nel confronto con la morte. Si sottolinea l’importanza di una formazione politica e socio-politica contro la mancanza di prospettive, mentre si evidenzia l’ascesa di nuove forme di religiosità e l’importanza della fede nella risurrezione come risposta alla cultura della morte. Infine, si esplora il ruolo della pedagogia missionaria aperta alla vita nel contrastare l’ignoranza e nella promozione di valori formativi che rispecchiano le realtà locali.
INDICE
- 1. Il processo di allineamento alla mentalità occidentale
- 2. Superficialità di fronte alla morte
- 3. Il riconoscimento è premessa alla conversione
- 4. Formazione politica contro la mancanza di prospettive
- 5. La richiesta di risposte religiose è in aumento
- 6. La fede nella risurrezione del vangelo può dare una risposta
- 7. Pedagogia missionaria aperta alla vita
- 8. La compassione come valore centrale
Periodo di riferimento: 1996 – 1998
K. Oerder, “Don Bosco Jugend Dritte Welt in un campo di tensione. Esperienze di una organizzazione di solidarietà” in “I giovani tra cultura della vita e cultura della morte. Problematica e orientamenti formativi“, Barcellona, Spagna 22-27 agosto 1996, Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma 1999, (Collana Colloqui, 18), 147-159.