Si tratta di una corposa raccolta di manoscritti originali del venerabile don Giuseppe Quadrio articolata in sette sezioni, che si propone come scopo fondamentale di riprodurre il più fedelmente possibile i suoi originali. Tra questi documenti eccellono in modo speciale il Diario, restituito in un’edizione completa e sicura, e Una miscellanea di varia natura che raccoglie annotazioni e pensieri sparsi: una specie di “zibaldone” spirituale. Non si tratta solo di integrità materiale delle fonti, o di aggiunta di nuove, è in questione la loro significatività. E qui la statura spirituale di don Quadrio emerge in maniera nettamente superiore.
A proposito di accessibilità e fruibilità, l’aggiunta di un ultimo capitolo di testimonianze sulla persona e lo “sguardo” di don Quadrio si rivela quanto mai azzeccata: lo scarto fra la parte nascosta e il tratto visibile del venera bile, fra la discrezione di un impegno ascetico senz’altro eroico e l’evidenza universalmente attestata della sua amabilità, restituiscono bene l’indole complessiva di una santità in cui nulla sembrava straordinario e tutto lo è stato. Il confronto ora possibile fra le pagine intime di don Quadrio e la sua risultanza pubblica, rendono bene la grande legge della santità cristiana: il seme della fede matura nel fiore della carità, e il frutto di una vita crocifissa è destinato a un esito glorioso.
Periodo di riferimento: 1921 – 1963
G. Quadrio, Diario e pensieri. Trasparenze d’azzurro, a cura di Remo Bracchi, LAS, Roma 2014.