Ora, a cent’anni dall’apertura della casa di Manouba e ormai da più di trent’anni, la comunità delle FMA è totalmente a servizio della popolazione autoctona.
Nella scuola professionale più di trecento ragazze ogni anno ricevono una formazione che è impartita da insegnanti tunisine e nell’oratorio le bambine e i bambini del quartiere sono animati da ragazze tunisine. Le formatrici condividono il sistema preventivo: insieme FMA e laiche operano per educare come il cuore di don Bosco e di madre Mazzarello hanno sognato per i giovani nel rispetto, come oggi si richiede, della loro cultura, della loro tradizione e della loro fede religiosa.
INDICE
- 1. Situazione storica della Tunisia alla fine dell’Ottocento
- 1.1 Protettorato francese
- 1.1.1 Antecedenti e avvento
- 1.1.2 Conseguenze sociali soprattutto sull’agricoltura e sull’istruzione
- 1.2 Vita della Chiesa locale
- 1.2.1 I primi secoli della Chiesa nel Nord-Africa
- 1.2.2 Situazione della Chiesa in Tunisia alla fine dell’Ottocento
- 1.1 Protettorato francese
- 2. Motivazioni della venuta delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Tunisia
- 2.1 Invito del cardinal Lavigerie
- 2.2 Orfanotrofio diretto dalla Civalleri
- 2.3 Apertura della casa di Manouba
- 2.3.1 Le Figlie di Maria Ausiliatrice inviate in Tunisia
- 2.3.2 Proposta dell’arcivescovo di aprire una casa alla Manouba
- 2.3.3 Inizio dell’opera
Periodo di riferimento: 1895 – 1995
L. Gorlato, “Origini della presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Tunisia (1895)” in “Insediamenti e iniziative salesiane dopo Don Bosco”. Saggi di storiografia. Atti del 2° convegno-seminario di Storia dell’Opera salesiana, Roma, 1-5 novembre 1995, a cura di F. Motto, LAS, Roma 1996, 537-561.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano