I malati sono sempre stati presenti nella vita e opera di don Bosco; all’epoca le malattie erano molto comuni e le morti si succedevano con frequenza tra i giovani. Lo stesso don Bosco diverse volte è stato provato dalla malattia. La salute per don Bosco era un dono di Dio, che doveva essere usato in funzione, della sua gloria, quindi, nella missione. A questo punto, cosa c’entra don Rua? Tanto, visto che non possiamo ignorare la vicinanza di don Rua sempre accanto a don Bosco. Chissà se un domani studiando don Bosco malato non troveremo in don Rua un abile infermiere!
Indice
- 1. I malati nella missione salesiana
- 1.1. Un riferimento a don Bosco
- 1.2. Le esigenze nella missione
- 2. I Salesiani in Colombia
- 2.1. La scuola di “artes y oficios”
- 2.2. La vocazione di don Michele Unia e l’intervento di don Rua
- 3. Una nuova vocazione salesiana per i lebbrosi
- 3.1. Sotto lo sguardo di don Bosco
- 3.2. Variara non variare
- 3.3. “Questo è il mio”
- 3.4. Don Evasio Rabagliati, don Rua e i lebbrosi
- 4. I Lazzaretti nel Bollettino Salesiano
- 4.1. Don Rua e le lettere dai lazzaretti
- 4.2. Una epopea letteraria
- 4.3. Parole e fatti di don Rua circa i lebbrosi
- 5. Una notizia insolita: vocazioni religiose fra i lebbrosi
- 5.1. La lettera delle confondatrici a don Rua
- 5.2. Don Rua e don Variara fondatore
Periodo di riferimento: 1837 – 1910
M. Gutiérrez, “Don Rua e l’apostolato salesiano fra i lebbrosi in Colombia“, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)“. Atti del congresso internazionale di studi su Don Rua, 29–31 ottobre 2010, a cura di Francesco Motto, LAS, Roma 2011 (Studi, 27), 387-407.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano