L’analisi di tre opere di autori diversi per origine e cultura costituisce un primo tentativo e un invito ad ulteriori approfondimenti su tematiche importanti e originali, legate all’immagine di don Bosco e della sua opera che egli stesso poté conoscere ed esplicitamente approvare (a parte l’iniziale perplessità sull’opera di D’Espiney).
I tre autori – Antonio Maria Belasio, Charles D’Espiney e Albert Du Boys ebbero l’occasione di frequentare personalmente don Bosco e in seguito di sperimentare e osservare lo sviluppo delle sue imprese apostoliche e formative, istituite per il bene della gioventù “abbandonata e povera”, cioè sottoposta al rischio di non poter maturare umanamente e cristianamente.
Indice:
- 1. Premessa
- 2. Lo stato della ricerca e l’opzione metodologica
- 3. Il volumetto “Non abbiamo paura…” di mons. Antonio Belasio (1813-1888)
- 3.1 Affinità, empatia ideale
- 3.2 Il volume: genere letterario, scopo e sfondo ideale
- 4. “Don Bosco” a cura del Dottor Charles D’Espiney (1824-1891)
- 4.1 “Travagliato permesso” di stampa dell’edizione italiana solo nel 1890
- 4.2 Struttura, genere letterario, fonti e finalità
- 5. “Don Bosco e la Pia Società Salesiana” di Albert Du Boys (1804-1889)
- 5.1 Una “biografia” che fa conoscere il sistema educativo e lo spirito salesiano
- 5.2 Struttura, fonti
- 5.3 Finalità dell’operato apostolico ed educativo di don Bosco
- 6. Conclusione
Periodo di riferimento: 1879 – 1884
S. Zimniak, La finalità e il genere letterario degli scritti di autori non salesiani su don Bosco e sulla sua opera educativa (1879-1884), in Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’Opera Salesiana dal 1879 al 1965. Atti del 6° Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana Torino, 28 ottobre – 1° novembre 2015, LAS, Roma 2016, 99-117.
Istituzione di riferimento:
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)