Intraprendo a scrivere un fatto vero, ma che riferendosi in parte ad uomini viventi, io stimo bene di tacere i nomi delle persone e dei luoghi cui le cose raccontate si riferiscono. Erano due genitori di età alquanto avanzata e non avevano che un solo figliuolo chiamato Valentino erede unico delle vistose loro sostanze.
La madre, buona cristiana, era tutta intenta a dar una soda educazione al figlio. La buona genitrice aveva qualche ostacolo nella persona del marito. Osnero, tale è il nome del marito, uomo pieno di cortesia e di onestà, faceva del bene a chi poteva, del male a nessuno. Ma un errore non leggero gli dominava il capo. S’immaginava di poter ridurre suo figlio ad essere virtuoso ed onesto cittadino senza farlo prima buon cristiano.
Indice
- Capo I:
- La madre di famiglia
- Capo II:
- Primo anno di collegio
- Capo III:
- Le vacanze
- Capo IV:
- Nuovo Collegio. Ritorna alla pietà
- Capo V:
- La vocazione
- Capo VI:
- Le difficoltà
- Capo VII:
- Una guida fatale
- Capo VIII:
- Le amarezze di Osnero
- Capo IX:
- Ultime notizie di Valentino
- Capo X:
- Morte di Mari
- Divota preghiera nelle presenti calamità della Chiesa
Periodo di riferimento: 1865 – 1866
G. Bosco, Valentino o la vocazione impedita. Episodio contemporaneo esposto dal sacerdote Bosco Giovanni, Torino, Tipografia dell’Oratorio di San Francesco di Sales, 1866.
Disponibile anche in: Opere Edite, Roma, LAS, 1976, vol. XVII, pp. 179-242.
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco