Bogdan Kolar – “Il contributo di don Rua all’insediamento dell’opera salesiana tra gli Sloveni” in “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”.

Come per don Bosco, che la comunità ecclesiale slovena conosceva bene già al momento della sua morte, possiamo dire che anche per il suo successore nella guida della congregazione salesiana, Michele Rua, avvenne qualcosa di simile. Con entrambi, i cristiani sloveni ebbero contatti personali, si scrissero e collaborarono in diversi modi nel sostenere numerose iniziative. Se durante la vita di don Bosco la comunità ecclesiale slovena fu soprattutto assai bene informata delle attività del santo torinese, il tempo di don Rua fu il periodo della formazione dei primi salesiani e della fondazione delle prime case. Nello stesso tempo,
don Rua dovette impegnarsi per presentare meglio il carisma salesiano tra gli sloveni e per risolvere i problemi creatisi all’interno della comunità salesiana slovena. Don Rua fu presentato come sacerdote esemplare, modello di pastore, modesto e pio, fedele e coerente successore dell’opera di don Bosco.

Indice

• 1. Contatti dei cooperatori salesiani con i superiori maggiori
• 2. Il lavoro per le vocazioni salesiane
• 3. Proposte dei cooperatori di aprire la prima casa
  • 3.1. La proposta di Ljubljana
  • 3.2. La proposta di Koãevje
  • 3.3. Altre proposte
• 4. Le ragioni per andare a Rakovnik e non altrove
• 5. Fare di Rakovnik un’opera salesiana – il compito primario
  • 5.1. No al lavoro nelle carceri
  • 5.2. La visita di don Rua nel 1904
  • 5.3. La seconda visita nel 1908
• 6. L’apertura della seconda casa – Radna
• 7. Le prime trattative per andare a VerÏej
• 8. Bollettino Salesiano sloveno
• 9. L’immagine di don Rua tra gli sloveni
• Conclusione

Periodo di riferimento: 1895 – 1910

Istituzione di riferimento:
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)