Il rapporto tra don Michele Rua e l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice evoca un’esperienza ricca e feconda vissuta nel periodo della prima espansione della congregazione, con modalità uniche e originali, che hanno segnato fortemente l’identità educativa della seconda famiglia religiosa salesiana fondata da don Bosco. Dal 1888, anno della morte di Giovanni Bosco, al 1906, momento della separazione giuridica dell’istituto dalla congregazione salesiana, don Rua fu per le FMA il punto di riferimento spirituale. Egli svolse tale incarico interpretando con fedeltà e creatività la paternità fondatrice di don Bosco. Presente eppure rispettoso, deciso, ma aperto, fermo e tuttavia flessibile, don Rua seppe incarnare le doti di mente e di cuore che caratterizzavano la personalità di don Bosco.
Indice:
- Introduzione
- 1. Lo sviluppo degli oratori festivi delle FMA tra il 1888 e il 1910
- 1.1. Rilevanza e scopo degli oratori festivi femminili
- 1.2. Incremento e organizzazione interna degli oratori femminili
- 2. Gli orientamenti di don Michele Rua per garantire la qualità educativa degli
oratori- 2.1. La formazione delle educatrici condizione per lo sviluppo qualitativo degli
oratori - 2.2. L’importanza della collaborazione nella comunità educativa oratoriana
- 2.3. La centralità della relazione educativa tra normativa e prassi
- 2.1. La formazione delle educatrici condizione per lo sviluppo qualitativo degli
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1888 – 1906
P. Ruffinatto, Il contributo di don Michele Rua allo sviluppo degli oratori festivi delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in G. Loparco – S. Zimniak (eds.), Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910), Atti del 5° Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana Torino, 28 ottobre – 1° novembre 2009, LAS, Roma, 2010, 281-309.
Istituzione di riferimento:
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)