Il nostro saggio si articola in tre parti. Nella prima si accenna al dibattito in atto sulla condizione giovanile in Austria; si parla della mentalità antipietistica, ispiratasi al Leitmotiv «zurück zum praktischen Christentum» (torniamo al cristianesimo pratico), nominando i più significativi rappresentanti e il loro rapporto con i salesiani. La seconda parte espone la difficile collaborazione tra la società salesiana e un’importante associazione umanitaria laica, operante in favore del mondo giovanile abbandonato. L’ultima, poi, tratta della creazione di un istituto educativo salesiano autonomo, all’interno del quale si realizzarono varie proposte di formazione umana e cristiana, rispondendo a una urgenza sociale, all’epoca definita drammatica, dei giovani abbandonati nel tempo libero dopo la scuola, specie quelli d’estrazione sociale popolare.
Indice:
- Premessa
- 1. Il dibattito sulla condizione giovanile in Austria
- 2. Mentalità antipietistica e salesiani
- 3. I salesiani: impiegati dell’Associazione «Kinderschutzstationen» 1903-1906
- 4. Oratorio
- 4.1. «Knabenheim – Salesianum» (1910)
- 4.2. «Jugendheim Don Bosco» (1911)
- 4.3. «Jugendverein Johannes Bosco» (1915)
- 5. Il ginnasio inferiore (1912)
- 6. «Wiener Jugendrettungs-Verein Don Bosco» (1913)
- 7. L’azione umanitaria durante e dopo la Grande Guerra
- 8. Una testimonianza
- 9. Conclusioni
Periodo di riferimento: 1903 – 1921
S. Zimniak, I salesiani e il «zurück zum praktischen christentum» dei cristiani di Vienna (1903-1921), in L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia, Atti del 3° Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana Roma, 31 ottobre – 5 novembre 2000, Vol. II, LAS, Roma 2001, 257-283.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano