Del resto qui si vedrà quale forza abbia la buona educazione sul destino della figliuolanza; si vedrà una madre modello, un figlio esemplare. Una madre che in mezzo a mille difficoltà riesce a dare la migliore educazione al figlio, e ricondurre il marito traviato al buon sentiero.
Un figlio che corrisponde alle materne sollecitudini di un’affezionata genitrice; figlio che si può dire l’istrumento di cui si servì la Divina Provvidenza a condurre il padre alla religione; e che in pari tempo diviene il sostegno della famiglia; modello dei compagni, esempio di fortezza e di rassegnazione ad ogni fedel cristiano.
Indice:
- Al lettore
- Capo I: La fabbrica dei zolfanelli
- Capo II: La preparazione
- Capo III: La Confessione
- Capo IV: Il giorno della Comunione
- Capo V: La Conversione del padre
- Capo VI: Le vicende della gioventù
- Capo VII: Fatti particolari
- Capo VIII: Singolarità di sua divozione
- Capo IX: La separazione dalla casa paterna
- Capo X: La vita militare
- Capo XI: La morte del padre
- Capo XII: Partenza per la Crimea
- Capo XIII: Sue vicende in Crimea
- Capo XIV: Conclusione
- Litanie pei defunti
Periodo di riferimento: 1840 – 1854
G. Bosco, La forza della buona educazione: curioso episodio contemporaneo per cura del Sac. Bosco Giovanni, Torino, Tipografia Paravia e Comp., 1855.
Disponibile anche in: Opere Edite, Roma, LAS, 1976, vol. VI, pp. 275-386.
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco