L’articolo esamina il ruolo e l’impatto di don Filippo Rinaldi come guida spirituale attraverso testimonianze raccolte nel processo di beatificazione e canonizzazione del terzo successore di san Giovanni Bosco.
Attraverso il Summarium della Positio, il materiale canonico del processo, vengono esaminate le deposizioni dei testimoni, concentrandosi su coloro che hanno avuto un rapporto diretto con don Rinaldi come direttore spirituale. Le testimonianze rivelano unanimità nel riconoscerlo come una figura autentica e preziosa nella direzione spirituale, caratterizzato da doti di discernimento e consiglio. Don Rinaldi emerge come una guida affascinante e ammirata, capace di infondere pace, gioia e speranza nelle anime. La sua figura è descritta come quella di un padre spirituale, dotato di grande bontà e prudenza. La sua paternità spirituale, unita a un temperamento equilibrato e alla discrezione, lo ha reso un punto di riferimento insostituibile per coloro che lo hanno conosciuto. La sua influenza si estendeva a persone di ogni estrazione sociale e aveva un impatto significativo sulla loro vita spirituale. In definitiva, don Filippo Rinaldi emerge come una figura di grande rilievo nella tradizione salesiana, riconosciuto come un autentico maestro e guida spirituale.
Indice
- Contenuto e portata del lavoro
- Fonti e bibliografia
- Limiti
- Don Rinaldi come direttore spirituale
- Una guida attraente e robusta
- Uomo tra gli uomini, uomo di Dio
- Tra l’umiltà, l’angoscia e l’audacia
- I diretti
- Metodo e contenuti della direzione spirituale di don Rinaldi
Periodo di riferimento: 1882 – 1953
R. Alberdi, “Don Filippo Rinaldi direttore spirituale, secondo il processo della sua beatificazione e canonizzazione. Comunicazione” in “La direzione spirituale”, Cison di Valmarino (Treviso) 22-27 agosto 1982, Elledici, Torino-Leumann 1983, (Collana Colloqui sulla vita salesiana, 11), 105-127.