Il Decreto di Promulgazione introduce il documento “La formazione dei Salesiani di Don Bosco. Principi e norme” (Ratio Fundamentalis Institutionis et Studiorum), terza edizione, approvato dal Consiglio generale e promulgato l’8 dicembre 2000, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Questo documento normativo, insieme al complemento “Criteri e norme di discernimento vocazionale salesiano. Le ammissioni”, offre una guida sicura per la formazione alla vita religiosa apostolica salesiana, integrando principi e norme dalle Costituzioni, dai Regolamenti generali e da altri documenti della Chiesa e della Congregazione.
La revisione della Ratio, richiesta dal Capitolo Generale 24 (CG24), tiene conto degli orientamenti ecclesiali recenti, delle sfide dell’evangelizzazione e dell’inculturazione, e dei nuovi accenti dell’esperienza vocazionale salesiana. Pur riconoscendo la validità della Ratio del 1985, il CG24 ha sottolineato la necessità di maggiore coerenza operativa nella sua applicazione pratica. La revisione ha coinvolto ispettorie ed esperti, e il nuovo documento è stato promulgato con l’intento di essere fedelmente osservato in tutta la Congregazione salesiana. La Ratio rappresenta un invito per ogni salesiano a rispondere quotidianamente alla chiamata del Signore, sottolineando la responsabilità carismatica delle Ispettorie nel sostenere la vocazione dei confratelli e l’esperienza salesiana delle comunità locali. Il documento è affidato a Maria Immacolata Ausiliatrice, con l’auspicio che possa ispirare e guidare la formazione dei salesiani, aiutandoli a perseguire la santificazione e la piena realizzazione in Cristo.
Indice
Decreto di promulgazione
Testo rivisto della “Ratio” sul prenoviziato
Testo rivisto della “Ratio” sulla formazione iniziale del salesiano coadiutore
Note sulla quarta edizione
PARTE PRIMA. LA FORMAZIONE SALESIANA IN GENERALE
1. CAPITOLO PRIMO. LA FORMAZIONE SALESIANA NELLE CIRCOSTANZE ATTUALI. LA RATIO
1.1 VOCAZIONE E FORMAZIONE: UN DONO DA ACCOGLIERE E COLTIVARE
1.2 CON LO SGUARDO A DON BOSCO FONDATORE E FORMATORE E ALLA REALTÀ DELLA CONGREGAZIONE
1.3 PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA FORMAZIONE OGGI
1.3.1 Attenzione al contesto: stimoli e sfide
1.3.2 L’esperienza e gli orientamenti della Chiesa
1.3.3 L’esperienza e gli orientamenti della Congregazione
1.4 LA RATIO: SCOPO, CONTENUTI E DESTINATARI
1.4.1 Lo scopo della Ratio
1.4.2 La struttura e il contenuto della Ratio
1.4.3 I destinatari della Ratio
1.5 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
2. CAPITOLO SECONDO. L’IDENTITÀ VOCAZIONALE SALESIANA: PRINCIPIO E FINE DELLA FORMAZIONE
2.1. L’IDENTITÀ VOCAZIONALE SALESIANA
2.1.1 Un progetto di consacrazione apostolica
2.1.1.1 Educatore pastore dei giovani animato dalla carità pastorale
2.1.1.2 Membro responsabile di una comunità
2.1.1.3 Testimone della radicalità evangelica
2.1.1.4 Animatore di comunione nello spirito e nella missione di Don Bosco
2.1.1.5 Inserito nella Chiesa, aperto alla storia e in dialogo con la realtà
2.1.2 Le diverse forme dell’identità vocazionale
2.1.2.1 Il salesiano presbitero
2.1.2.2 Il salesiano coadiutore
2.2. LA FORMAZIONE AL SERVIZIO DELL’IDENTITÀ SALESIANA
2.2.1 La formazione è determinata dall’identità salesiana
2.2.2 La formazione coltiva in forma permanente l’identità
2.2.3 La formazione rapporta l’identità al contesto culturale
2.2.4 La formazione promuove la crescita nell’identità secondo i doni personali
2.2.5 La formazione aiuta a vivere l’identità in una comunione di vocazioni
2.3. ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
3. CAPITOLO TERZO. LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE: VALORI E ATTEGGIAMENTI
3.1. LA DIMENSIONE UMANA
3.1.1 Salute e capacità di lavoro
3.1.2 Equilibrio psichico
3.1.3 Maturità affettiva e sessuale
3.1.4 Capacità relazionale
3.1.5 Libertà responsabile
3.1.6 Apertura alla realtà
3.1.7 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
3.2. LA DIMENSIONE SPIRITUALE
3.2.1 Primato di Dio e del suo progetto di salvezza
3.2.2 Senso di Chiesa
3.2.3 Presenza di Maria Immacolata Ausiliatrice
3.2.4 I giovani, luogo dell’incontro con Dio
3.2.5 Esperienza di Dio nella vita comunitaria
3.2.6 Al seguito di Cristo obbediente, povero e casto
3.2.6.1 Seguire Cristo obbediente
3.2.6.2 Seguire Cristo povero
3.2.6.3 Seguire Cristo casto
3.2.7 In dialogo con il Signore
3.2.8 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
3.3. LA DIMENSIONE INTELLETTUALE
3.3.1 Motivi e urgenza
3.3.2 Natura della formazione intellettuale
3.3.3 Scelte che qualificano la formazione intellettuale del salesiano
3.3.3.1 Caratterizzazione salesiana
3.3.3.2 Interazione di teoria e prassi e sintonia con la congiuntura storica
3.3.3.3 Impostazione organica e unitaria
3.3.3.4 Continuità
3.3.3.5 Inculturazione
3.3.4 Ambiti culturali
3.3.4.1 Una solida cultura di base
3.3.4.2 L’approfondimento della fede attraverso la teologia
3.3.4.3 Una coerente visione dell’uomo, del mondo e di Dio attraverso la filosofia
3.3.4.4 Le scienze dell’uomo e dell’educazione
3.3.4.5 La “salesianità”
3.3.5 Specializzazione e professionalità
3.3.6 Centri di studio per la formazione
3.3.7 Alcune indicazioni per promuovere la formazione intellettuale
3.3.8 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
3.4. LA DIMENSIONE EDUCATIVO-PASTORALE
3.4.1 Formare al Sistema Preventivo, incarnazione della missione salesiana
3.4.2 Formare alla Pastorale Giovanile Salesiana, realizzazione del Sistema Preventivo
3.4.3 I valori e gli atteggiamenti propri della dimensione educativo-pastorale
3.4.3.1 La predilezione e la presenza tra i giovani, soprattutto i più poveri
3.4.3.2 L’integrazione tra educazione ed evangelizzazione
3.4.3.3 Il senso comunitario della Pastorale Salesiana
3.4.3.4 Lo stile di animazione
3.4.3.5 La prospettiva di una pastorale organica e la mentalità progettuale
3.4.4 Alcune linee di formazione educativo-pastorale
3.4.4.1 La qualificazione educativo-pastorale
3.4.4.1.1 L’ascolto del Signore nei bisogni dei giovani
3.4.4.1.2 Attenzione al mondo dell’educazione
3.4.4.1.3 La riflessione teologico-pastorale e gli orientamenti della Chiesa
3.4.4.1.4 L’assunzione degli orientamenti pastorali salesiani
3.4.4.1.5 La formazione nell’esperienza quotidiana della missione
3.4.4.2 Le attività pastorali durante la formazione iniziale
3.4.5 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
4. CAPITOLO QUARTO. LINEE DI METODOLOGIA FORMATIVA
4.1. RAGGIUNGERE LA PERSONA IN PROFONDITÀ
4.2. ANIMARE UNA ESPERIENZA FORMATIVA UNITARIA SECONDO UN PROGETTO ORGANICO
4.3. ASSICURARE L’AMBIENTE FORMATIVO E IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI I CORRESPONSABILI
4.3.1 La persona del salesiano
4.3.2 La comunità ambiente della formazione
4.3.2.1 La comunità locale
4.3.2.2 La comunità formatrice
4.3.2.3 Il centro di studi
4.3.2.4 La comunità ispettoriale
4.3.2.5 La comunità mondiale
4.3.3 I corresponsabili della formazione
4.3.3.1 Corresponsabili a livello locale
4.3.3.1.1 Il Direttore
4.3.3.1.2 L’équipe dei formatori
4.3.3.1.3 I docenti e gli esperti
4.3.3.1.4 Il contributo dei laici
4.3.3.2 Corresponsabili a livello ispettoriale
4.3.3.2.1 L’Ispettore con il suo Consiglio
4.3.3.2.2 Il Delegato e la Commissione ispettoriale per la formazione
4.3.3.3 Collegamento e collaborazione a livello interispettoriale
4.3.3.4 Corresponsabili a livello mondiale
4.4. DARE QUALITÀ FORMATIVA ALL’ESPERIENZA QUOTIDIANA
4.4.1 La presenza tra i giovani
4.4.2 Il lavorare insieme
4.4.3 La comunicazione
4.4.4 I rapporti interpersonali
4.4.5 Il contesto socio-culturale
4.5 QUALIFICARE L’ACCOMPAGNAMENTO FORMATIVO
4.5.1 L’accompagnamento comunitario
4.5.2 L’accompagnamento personale
4.6 PRESTARE ATTENZIONE AL DISCERNIMENTO
4.6.1 Il discernimento dimensione permanente dell’esperienza salesiana
4.6.2 Il discernimento durante la formazione iniziale
4.6.3 Il discernimento in alcune circostanze particolari
4.7 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
PARTE SECONDA. IL CAMMINO FORMATIVO SALESIANO
5. CAPITOLO QUINTO. IL PROCESSO FORMATIVO SALESIANO
5.1 “UN PROCESSO FORMATIVO CHE DURA TUTTA LA VITA”
5.2 LE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO FORMATIVO
5.2.1 Processo personalizzato
5.2.2 Processo comunitario
5.2.3 Processo unitario e diversificato
5.2.4 Processo continuo e graduale
5.2.5 Processo inculturato
5.3 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
6. IL PRENOVIZIATO
6.1 NATURA E SCOPO
6.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
6.2.1 La dimensione umana
6.2.1.1 Le condizioni fisiche e la salute
6.2.1.2 Il conoscersi e il farsi conoscere
6.2.1.3 Un’affettività serena
6.2.1.4 La capacità relazionale
6.2.1.5 Il senso di responsabilità
6.2.1.6 La rettitudine di coscienza e l’apertura alla realtà
6.2.2 La dimensione spirituale
6.2.3 La dimensione intellettuale
6.2.4 La dimensione educativo pastorale
6.3 ASSICURARE LE CONDIZIONI NECESSARIE
6.3.1 Comunità formatrice ed esperienza comunitaria
6.3.2 Equipe dei formatori e l’accompagnamento formativo e spirituale
6.4 IL DISCERNIMENTO E L’AMMISSIONE AL NOVIZIATO
6.5 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
7. CAPITOLO SETTIMO. IL NOVIZIATO
7.1 NATURA E SCOPO
7.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
7.2.1 La dimensione umana
7.2.2 La dimensione spirituale
7.2.2.1 La configurazione a Cristo nella prospettiva del da mihi animas
7.2.2.2 L’assimilazione del carisma salesiano e l’identificazione con il Fondatore
7.2.2.3 L’esperienza di vita fraterna
7.2.2.4 Iniziazione alla preghiera che abbraccia tutta la vita
7.2.3 La dimensione intellettuale
7.2.4 La dimensione educativo-pastorale
7.3 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
7.3.1 La comunità e l’ambiente
7.3.2 Il maestro dei novizi e i formatori
7.4 DISCERNIMENTO E AMMISSIONE ALLA PRIMA PROFESSIONE
7.4.1 Tempo di discernimento
7.4.2 La professione temporanea
7.4.3 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
8. CAPITOLO OTTAVO. IL POSTNOVIZIATO
8.1 NATURA E SCOPO
8.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
8.2.1 La dimensione umana
8.2.2 La dimensione spirituale
8.2.3 La dimensione intellettuale
8.2.3.1 Gli studi
8.2.3.1.1 Le scienze filosofiche
8.2.3.1.2 Le scienze dell’uomo e dell’educazione
8.2.3.1.3 Il mistero cristiano e l’educazione della fede
8.2.3.1.4 Gli studi salesiani
8.2.3.2 Altri studi
8.2.3.3 Il curricolo dei salesiani coadiutori
8.2.4 La dimensione educativo-pastorale
8.3 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
8.3.1 L’ambiente
8.3.1.1 La comunità formatrice
8.3.1.2 Il collegamento con altre comunità
8.3.2 I formatori
8.3.3 La collaborazione inter-ispettoriale
8.4 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
9. CAPITOLO NONO. IL TIROCINIO
9.1 NATURA E SCOPO
9.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
9.2.1 La dimensione umana
9.2.2 La dimensione spirituale
9.2.3 La dimensione intellettuale
9.2.4 La dimensione educativo-pastorale
9.3 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
9.3.1 La comunità
9.3.2 La guida formativa e l’impegno personale del tirocinante
9.3.3 L’Ispettore
9.4 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
10. CAPITOLO DECIMO. LA FORMAZIONE SPECIFICA
LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO COADIUTORE
10.1 NATURA E SCOPO
10.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
10.2.1 La dimensione umana
10.2.2 La dimensione spirituale
10.2.3 La dimensione intellettuale
10.2.3.1 Lo studio della Teologia
10.2.3.2 Gli studi salesiani
10.2.3.3 L’educazione in campo sociale
10.2.3.4 La preparazione professionale
10.2.4 La dimensione educativo-pastorale
10.3 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL SALESIANO PRESBITERO
10.4 NATURA E SCOPO
10.5 L’ESPERIENZA FORMATIVA
10.5.1 La dimensione umana
10.5.2 La dimensione spirituale
10.5.3 La dimensione intellettuale
10.5.3.1 Lo studio della Teologia
10.5.3.2 Prospettiva salesiana e discipline salesiane
10.5.4 La dimensione educativo-pastorale
10.5.4.1 Gli aspetti da coltivare
10.5.4.2 L’esercizio dei ministeri e del diaconato
10.5.4.2.1 Il lettorato e l’accolitato
10.5.4.2.2 Il diaconato
10.6 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
10.7 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
10.7.1 Il salesiano coadiutore
10.7.2 Il salesiano presbitero o diacono permanente
11. CAPITOLO UNDICESIMO. LA PREPARAZIONE PER LA PROFESSIONE PERPETUA
11.1 NATURA E SCOPO
11.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
11.3 ALCUNE CONDIZIONI FORMATIVE
11.4 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
12. CAPITOLO DODICESIMO. LA FORMAZIONE PERMANENTE
12.1 NATURA E SCOPO
12.2 L’ESPERIENZA FORMATIVA
12.2.1 La dimensione umana
12.2.2 La dimensione spirituale
12.2.3 La dimensione intellettuale
12.2.4 La dimensione educativo-pastorale
12.3 L’ATTENZIONE AD ALCUNE SITUAZIONI DI VITA
12.3.1 Le stagioni della vita
12.3.1.1 I primi anni di pieno inserimento nel lavoro educativo e pastorale
12.3.1.2 Gli anni della piena maturità
12.3.1.3 L’età avanzata
12.3.2 Alcune circostanze particolari
12.4 L’ANIMAZIONE DELLA FORMAZIONE PERMANENTE
12.4.1 A livello personale
12.4.2 A livello locale
12.4.3 A livello ispettoriale
12.4.4 A livello inter-ispettoriale
12.5 ORIENTAMENTI E NORME PER LA PRASSI
ALLEGATI*
ALLEGATO 1. Il Direttorio ispettoriale – sezione formazione
1 Natura del Direttorio
2 Contenuti del Direttorio
2.1 Per quanto riguarda il processo formativo
Formazione permanente
2.2 Per quanto riguarda le fasi formative in particolare Noviziato
Postnoviziato
Tirocinio
Formazione specifica
Professione perpetua
3 Verifica del Direttorio ispettoriale – sezione formazione
ALLEGATO 2. Il Progetto ispettoriale di formazione
1 Pianificazione della formazione
2 Il Direttorio e il Progetto
3 Il Progetto ispettoriale di formazione
3.1 Natura e scopo
3.2 Elaborazione, struttura e contenuti
4 Progetto della comunità formatrice locale
5 Progetto, comunità e équipe di formazione
ALLEGATO 3. Linee orientative circa l’ordinamento degli studi
1 Note introduttive
2 Gli ordinamenti
2.1 Il prenoviziato
2.1.1 Orientamenti sulle discipline salesiane
2.1.2 L’area del mistero cristiano
2.1.3 Alcuni aspetti culturali
2.2 Il noviziato
2.2.1 Orientamenti sulle discipline salesiane
2.2.2 L’area del mistero cristiano
2.2.3 Le scienze dell’uomo e dell’educazione
2.3 Il postnoviziato
2.3.1 Orientamenti sulle discipline salesiane
2.3.2 Scienze filosofiche, scienze dell’uomo e dell’educazione
2.3.3 L’area del mistero cristiano
2.4 La formazione specifica del salesiano coadiutore
2.4.1 Orientamenti sulle discipline salesiane
2.4.2 L’area del mistero cristiano
2.4.3 Altri ambiti
2.5 La formazione specifica del salesiano presbitero
2.5.1 Orientamenti sulle discipline salesiane
2.5.2 L’area delle discipline teologiche
ALLEGATO 4. Documenti ecclesiali e salesiani sulla formazione
Periodo di riferimento: 2016
La formazione dei salesiani di Don Bosco. Principi e norme. Ratio fundamentalis institutionis et studiorum, 4. ed., Direzione generale delle opere Don Bosco, Roma 2016.