L’articolo si propone di affrontare il tema della comunicazione salesiana con obiettività e fedeltà al pensiero originario di Don Bosco, in linea con l’invito del Concilio Vaticano II.
L’autore sottolinea l’importanza di interpretare il carisma come una realtà incarnata e storica, basando la teologia salesiana sulla concretezza dell’esperienza. Il testo evidenzia la necessità di adattarsi alle condizioni del tempo presente e di interpretare i doni dello Spirito alla luce della maturità evangelica della Chiesa. Attraverso tre punti chiave, l’articolo esplora le esigenze evangeliche nella vocazione del Cooperatore secondo Don Bosco, la vocazione cristiana e le nuove prospettive del Vaticano II, e infine la relazione tra la vocazione del Cooperatore e i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza. In sintesi, l’analisi si propone di approfondire la comprensione della vocazione salesiana nel contesto attuale, ancorata al pensiero originario di Don Bosco e alla dinamica del Concilio Vaticano II.
Indice
- Particolari esigenze evangeliche implicate nella vocazione del Cooperatore secondo il pensiero di Don Bosco
- Il capitolo XVI delle costituzioni, intitolato « De externis »
- Il Regolamento dei Cooperatori salesiani
- Gli Atti del primo Capitolo generale della Congregazione (1877)
- Vocazione cristiana ed esigenze evangeliche secondo il Vaticano II
- Vocazione del Cooperatore e consigli evangelici
- Consigli evangelici e liberazione personale
- Consigli evangelici e impegno apostolico salesiano
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1874 – 1972
A. Calero, “La vocazione del salesiano cooperatore implica delle esigenze evangeliche particolari? Comunicazione“, in “Il cooperatore nella società contemporanea“, Friburgo (Svizzera), 26-29 agosto 1974, Elledici, Torino-Leumann 1975 (Colloqui sulla Vita Salesiana, 6), 301-314.