L’estratto discute l’importanza del “sistema preventivo” nell’identità e nella missione dei salesiani.
Questo sistema viene definito come uno spirito più che una lettera, il cui contenuto è difficile da catalogare. L’estratto fa riferimento agli sforzi di Don Bosco nel tentativo di sintetizzare questo sistema in poche pagine e alle sfide che ha affrontato nel farlo. Don Bosco aveva il desiderio che il sistema fosse praticato nelle case salesiane, sottolineando i benefici per la salute spirituale e la gloria di Dio. Questa visione è enfatizzata attraverso il riferimento al “sogno del 10 maggio 1884” e alla lettera di Don Bosco a Don Costamagna del 10 agosto 1885, che è considerata come un testamento pedagogico del fondatore. Il “sistema preventivo” si basa su principi di dolcezza, carità, pazienza e l’uso di castighi negativi, evitando castighi penali o parole umilianti. L’estratto sottolinea l’importanza di questi principi nella pratica educativa salesiana e nella fisionomia della congregazione.
Periodo di riferimento: 1901 – 1969
E. Valentini, “La congregazione salesiana custode e assertrice del sistema preventivo nella pedagogia e nella pastorale della Chiesa d’oggi” in “La missione dei salesiani nella chiesa. Contributi”, Elledici, Leumann (Torino) 1970 (Colloqui sulla Vita Salesiana, 2), 87-105.