Quando, nel 1855-1856, don Bosco scrisse la “Storia d’Italia” aveva già pubblicato altre opere di divulgazione storica (come la Storia ecclesiastica e la Storia sacra). Era pensata come opera di divulgazione, poi don Bosco decise di adattarla a testo scolastico. Il libro ebbe una considerevole fortuna e varie edizioni. L’autore presenta le fonti e i modelli di cui si servì don Bosco per compilare la sua opera, che erano opere destinate alla gioventù e altri testi scolastici in uso nel Regno Sardo. L’intenzione programmatica era di carattere parenetico ed esemplare sul piano morale; la lettura dei fatti storici di indole provvidenzialistico si ispira alla tradizione cattolica e ha scopo apologetico.
La storia d’Italia è assunta da don Bosco come il campo privilegiato al quale applicare la sua visione della funzione pedagogica della storia. Particolare attenzione è dedicata da don Bosco al potere temporale dei papi. Questo libro segna un punto di passaggio rilevante nella divulgazione popolare di una letteratura rigorosamente guelfa e papale della storia nazionale: un guelfismo che assume come dato, e non come problema, l’intreccio tra dimensione “civile” e dimensione “religiosa” così come essa veniva definita dall’istituzione ecclesiastica; e che respingeva l’idea che la Chiesa potesse subire dinamiche di trasformazione riformistica. Matrice ideale dell’opera era il tradizionalismo della Restaurazione e la compenetrazione diretta tra società e religione, religione e Chiesa, Chiesa e papato. Essa corrispondeva alla percezione della necessità di orientare l’educazione giovanile popolare verso una identificazione tra causa nazionale e causa papale. Il provvidenzialismo che sorregge la “Stori d’Italia” è diverso da quello di Manzoni o di Tommaseo.
Indice
- I destinatari della “Storia d’Italia”
- Fonti e modelli della “Storia d’Italia”
- L’ispirazione generale della “Storia d’Italia”
- L’oggetto della “Storia d’Italia”
- Papato e Stato pontificio nella “Storia d’Italia”
- Età moderna ed ordine cristiano
- Il trionfo della Chiesa sull’idra rivoluzionaria
- I profili degli italiani illustri contemporanei
- Guelfismo e divulgazione storica
Periodo di riferimento: 1855 – 1888
F. Traniello, “Don Bosco e l’educazione giovanile: la «Storia d’Italia»“, in Francesco Traniello (a cura di), “Don Bosco nella storia della cultura popolare”, Torino, SEI-Società editrice internazionale, 1987, 81-112.