Questo studio esplora il ruolo centrale della religione nell’educazione secondo don Bosco, evidenziando la sua importanza storica e metodologica. Nel contesto culturale in cui operava, la religione era considerata essenziale per la moralità individuale e sociale.
Don Bosco integrava la formazione religiosa con l’educazione civile, mirando a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”. La religione non era solo un principio teorico, ma una struttura metodologica portante, influenzando ogni aspetto dell’azione educativa. Attraverso pratiche quotidiane e rituali, favoriva la riflessione interiore, la consapevolezza di sé e la crescita spirituale, incoraggiando anche il discernimento vocazionale e il servizio. Questo approccio pedagogico, influenzato dalla visione religiosa del mondo di Don Bosco, rimane un punto di riferimento per la riflessione educativa contemporanea.
Indice
- 1. La religione, “elemento educativo inderogabile”
- 2. Religione come senso ultimo della vita e “struttura metodologica portante”
- 3. L’assoluto primato del religioso cristiano nella pratica educativa degli inizi
- 4. I risvolti educativi della pratica religiosa e le sue potenzialità
- 5. Un esempio: le ricadute educative della pietà eucaristica
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1846 – 1897
A. Giraudo, «La cristiana educazione della gioventù». Potenzialità e fecondità della religione nella visione e nella pratica educativa di don Bosco, 2016.