Spiritualità è oggi la parola corrente per significare una dottrina di vita spirituale, un ordine cioè di principii sulla perfezione cristiana e un coordinamento di mezzi per acquistarla. Un tempo, invece dell’astratto, si preferiva in generale il concreto “ spirito “. Il primo termine sembrerebbe indicare prevalentemente un sistema, il secondo un metodo; ma nella pratica uno vale l’altro.
Alcuni Santi, come S. Giovanni Bosco, non esposero organicamente per iscritto una loro dottrina di vita spirituale, ma crearono istituzioni, nelle quali la incarnarono e dal cui studio la si può trarre in luce; altri Santi al contrario non solo suscitarono istituzioni professanti una forma di vita spirituale rispondente alle loro vedute, dirigendo le anime nel cammino della perfezione a tenore di norme e metodi da loro preferiti, ma formularono anche di proposito le teorie messe a base della loro azione spirituale. Uno di questi ultimi è S. Francesco di Sales, maestro di quell’ascetica che si suole chiamare salesiana.
Periodo di riferimento: 1700
E. Ceria, “La spiritualità di San Francesco di Sales“, in «Salesianum», 1 (1939), 2, 129-138.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)