Il metodo educativo di Don Bosco, noto come il “Sistema Preventivo,” si fonda su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza. La ragione è centrale nel suo approccio e può essere considerata sotto tre aspetti: come facoltà intellettuale, come abito o virtù, e come atto, identificabile con la coscienza. Don Bosco intende la ragione come scienza, cioè una conoscenza sistematica e ragionata, e sottolinea l’importanza di una cultura viva e pronta, sebbene il suo metodo non si distingua per una cultura superiore, ma per una cultura popolare e catechistica.
La prudenza è un’altra virtù cruciale nel metodo salesiano, intesa come “recta ratio agibilium,” il giusto concetto dell’agire, che guida le azioni con rettitudine. Nonostante la natura vivace e ardente dell’amore, che può sembrare in contrasto con la calma e la precisione della prudenza, Don Bosco incorpora la prudenza attraverso il buon senso e la synesis, il giudizio giusto nelle circostanze quotidiane. Il metodo salesiano si distingue per la normalità e la naturalezza, evitando l’irrazionale e l’eccentricità, favorendo una pedagogia che appare umana e accessibile. La persuasione e la convinzione sono elementi chiave del metodo, muovendo sia la volontà che l’intelletto, per educare e trasformare i giovani con mansuetudine e ragionevolezza.
Indice
- La ragione come scienza
- La ragione come prudenza
- Il metodo del buon senso
- Metodo della « persuasione » e « convinzione »
- La ragione come « coscienza »
Periodo di riferimento: 1824 – 1837
Minimus, “Metodo della ragione”, in «Salesianum» 9 (1947), 2, 267-278.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)