La simpatica ed attraente biografia del piccolo convertito di Carmagnola (Michele Magone), dev’essere letta da noi come un libro d’idee. A differenza degli altri giovanetti di cui Don Bosco scrisse la Vita, i quali a lui pervennero già predisposti, e in parte preparati, il monello, condotto in soli quattordici mesi « ad un meraviglioso grado di perfezione cristiana », è un prodotto puro ed esclusivo della pedagogia di Don Bosco: di quella pedagogia fatta, si direbbe, specificamente per il tipo più comune dei giovanetti a cui Don Bosco si era consacrato ; ragazzi che si sarebbero perduti se Egli, il Santo, non li salvava.
É una pedagogia, nei suoi esordii e nel suo primo aspetto, d’indole proletaria, come il ceto povero a cui si rivolge, ma capace, come si vede in parte nel Pietro, o la forza della buona educazione (che si pubblica pure in questa serie) di elevarsi ed elevare a sfere più alte, fino a toccare da vicino e, in qualche caso, a raggiungere la santità.
INDICE
- Capo I. Il libro
- Capo II. Con Don Bosco
- Capo III. La Purezza
Periodo di riferimento: 1866 – 1925
A. Caviglia, “Il « Magone Michele », una classica esperienza educativa” in «Salesianum», 11 (1949), 3, 451-481.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)