« Alla vista di que’ belli lavori che la grazia divina compieva in quell’anima innocente, ho più volte detto tra me : “ ecco un giovinetto di ottime speranze ” ».
Mi fermo a questa dichiarazione che mi sembra sufficiente a determinare una doppia serie di indagini:
a) sui lavori belli della grazia nell’anima innocente di Domenico Savio;
b) sull’attuazione delle ottime speranze che egli faceva concepire di sè.
Da questa doppia considerazione potrà forse risultare più chiaro:
c) il senso della missione che egli è destinato a svolgere nella Chiesa di oggi, continuando l’attuazione delle ottime speranze per la salvezza dei nostri ragazzi.
Periodo di riferimento: 1842 – 1857
C. Pera, “La santità raggiunta dal Savio” in «Salesianum», 12 (1950), 2, 268-281.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)