La pedagogia quindi, secondo D. Bosco, è prevalentemente teologica e soprannaturale ed egli non ebbe mai alcuna fiducia nel tecnicismo laico e naturalista, che trascura i valori religiosi e misconosce le verità e i mezzi della grazia offerti dalla religione cattolica.
D. Bosco partì sempre nel suo lavoro educativo dal santo timore di Dio, secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura, e volle a base di ogni opera pedagogica la pratica fedele dell’unica vera religione, quella cattolica, sfruttando a questo scopo tutti i mezzi soprannaturali di cui essa dispone, persuaso che senza di essi ogni educazione è moralmente impossibile. In questa luce la sua pedagogia è essenzialmente soprannaturale, sacramentaria, eucaristica, e benché egli abbia sfruttato appieno le risorse naturali, nella linea umanistica di S. Francesco di Sales, tuttavia non ebbe mai fiducia in queste sole risorse umane, separate dagli aiuti della grazia.
INDICE
- I – Pedagogia soprannaturale.
- II – Fondamenti di questa pedagogia.
- III – Le colonne del Sistema.
- IV – Frequenza della Comunione.
- V – Importanza e frutto della Comunione.
- VI – Primo regolamento dell’Oratorio festivo.
- VII – Il « Cattolico Provveduto ».
- VIII – Visite al SS. Sacramento.
- IX – Pedagogia eucaristica.
- X – Conclusione.
Periodo di riferimento: 1860 – 1883
E. Valentini, “La Pedagogia Eucaristica di S. Giovanni Bosco” in «Salesianum», 14 (1952), 4, 598-621.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)