A circa 150 anni dall’inizio dell’impegno di Don Bosco per rendere possibile ai giovani l’esperienza di una vita nella giustizia e nell’amore, il suo progetto di educazione e di pastorale è tuttora vivo e vegeto.
Più di 1.000 istituzioni educative della società salesiana, fondata da don Bosco, sparse in tutto il mondo, ne danno testimonianza. Da un altro lato, la distanza che ci separa dall’uomo e dalla sua opera ci pone la domanda: Don Bosco come educatore ha ancora qualcosa da dire al nostro tempo? Mi è stato chiesto di esaminare questo problema nella prospettiva di un confronto critico con alcune correnti pedagogico-psicologiche del nostro tempo.
INDICE
- 1. Il carattere particolare della pedagogia di Giovanni Bosco: senso e limiti di un problema
- 2. La concezione cristiana dell’uomo di Giovanni Bosco: cristianesimo vissuto
- 3. La concezione della moderna scienza pedagogica: punti forti e deficienze dell’antropologia
- 4. Conclusione
Periodo di riferimento: 1850 – 1980
E. Feifel, “La visione cristiana dell’uomo come fondamento della pedagogia di Don Bosco. Interrogativi critici nei confronti di alcune correnti pedagogico-psicologiche del nostro tempo” in «Salesianum», 50 (1988), 3, 509-538.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)