Nelle Memorie dell’Oratorio, attraverso il racconto di un cammino personale di progressiva apertura alla chiamata del Signore, don Bosco – mentre suggerisce ai suoi discepoli gli atteggiamenti fondamentali indispensabili per corrispondere pienamente e docilmente alla vocazione religiosa e oratoriana – rivela una consonanza singolare con la dottrina spirituale espressa da san Francesco di Sales nell’Introduzione alla vita devota e nel Trattato dell’amore di Dio.
Non ci è dato di capire se tale sintonia derivi dalla lettura diretta delle fonti salesiane, se sia tratta indirettamente dalle opere di sant’Alfonso, del Segneri, dello Scaramelli o di altri autori a lui familiari, oppure sia frutto degli insegnamenti di ascetica e mistica ricevuti al Convitto.
Tuttavia è possibile affermare che don Bosco si è ispirato certamente all’esemplarità di san Francesco di Sales ma anche alla sua dottrina, con la quale rivela una profonda sintonia.
Indice:
- 1. Affinità spirituali e sintonie “dottrinali” tra don Bosco e san Francesco di Sales
- 2. Il cammino spirituale delineato narrativamente nelle “Memorie dell’Oratorio”
- 2.1. La formazione al senso di Dio, alla preghiera e alla contrizione del cuore
- 2.2. Le condizioni perché Dio possa “prender possesso” del cuore
- 2.3. Il discernimento della volontà di Dio nelle scelte fondamentali
- 2.4. Consegna totale e paziente lavoro interiore
- 2.5. L’estasi della vita e delle opere e la “santa indifferenza” come culmine dell’itinerario spirituale
- 2.6. Il sacrificio di tutto nelle mani del Signore
- Conclusione
Periodo di riferimento: 1815 – 1878
A. Giraudo, Echi della dottrina salesiana nell’itinerario spirituale personale descritto da Don Bosco nelle “Memorie dell’oratorio”, in Aldo Giraudo (a cura di), La parola e la storia uno sguardo salesiano. Studi in onore del Prof. Morand Wirth, LAS, Roma, 381-409.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)