Don Giulio Barberis (1847-1927), primo maestro dei novizi della Società Salesiana, ci ha lasciato un’importante testimonianza su Don Bosco e sulla vita dell’oratorio di Valdocco nei quindici quaderni della sua “Cronichetta”. In essa riporta le attività dell’oratorio, detti e fatti della vita di Don Bosco e alcune riflessioni dal 1875 al 1879. Da ciò emerge chiaramente quello che era l’ambiente formativo di Valdocco in quegli anni, la sua struttura organizzativa e le strategie educative, i punti di forza e quelli più deboli, con il continuo lavoro di Don Bosco e dei primi salesiani per rendere sempre più efficace l’opera a favore della gioventù, alla cui forte espansione in Italia e all’estero stavano assistendo (è proprio del 1875 la prima spedizione missionaria in Argentina). Nel documento appare innanzitutto la centralità di un’azione pastorale rivolta a far scoprire, custodire e maturare nei giovani la vocazione (soprattutto quella sacerdotale e salesiana: “metter l’abito da chierico e fermarsi nell’oratorio per aiutare Don Bosco”). Questo in un ambiente dove prevalgono le energie positive, in cui i giovani, resi partecipi e coinvolti nelle attività e negli sviluppi dell’opera di cui sono destinatari, naturalmente e quasi spontaneamente crescono nella virtù e sviluppano le loro buone qualità. Si nota, poi, la preoccupazione costante di Don Bosco di tener conto della condizione e dei bisogni degli adolescenti, del loro particolare momento evolutivo e di come a loro si cerchi di adattare ogni intervento e attività. Altrettanto importanti sono gli aspetti organizzativi, di gestione e di governo dell’opera al fine di “evitare i disordini”, favorire la collaborazione e l’unità tra gli educatori e assicurare così il buon andamento dell’oratorio. Più nel dettaglio, infine, vengono presentate alcune attenzioni e pratiche educative specifiche. Ne scaturisce un quadro dell’oratorio di Valdocco per molti aspetti legato alla situazione sociale e culturale della città di Torino nella seconda metà del XIX secolo, ma che offre numerosi spunti per un’attualizzazione ai giorni nostri, soprattutto nella direzione di un discernimento e di un accompagnamento dei giovani che prende avvio dalla concretezza dei molteplici aspetti della vita dell’oratorio, e profondamente inserito nella visione e nella missione di Don Bosco.
INDICE:
- La fonte documentaria
1.1. I cronachisti a Valdocco e don Barberis
1.2. I quaderni della Cronichetta - La vocazione
- Caratteri generali dell’ambiente e dell’azione educativa
3.1. Naturale e spontanea crescita nel bene
3.2. Un ambiente non oppressivo
3.3. Il coinvolgimento dei giovani
3.4. Adattamento all’età e alla sensibilità dei destinatari - Aspetti organizzativi
4.1. Riferimento a don Bosco
4.2. Capitolo della casa e conferenze dei direttori - Alcune attenzioni educative specifiche
5.1. Essere sempre occupati
5.2. Evitare i messaggi negativi
5.3. Confidenza con i superiori
Conclusioni
Periodo di riferimento: 2018
M. Schwarzel, Il modello formativo salesiano delle origini nella “Cronichetta” di don Giulio Barberis, in «Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2», LAS, Roma 2019, 310-323.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”