Il contributo illustra l’importanza dello studio del Latino, sin dall’età giovanile dell’individuo, in quanto veicolo di apprendimento di categorie inerenti la lingua e il pensiero quali sono state tramandate dai suoi parlanti, non solo dall’età classica e medioevale, ma anche in tempi moderni, perché il Latino costituisce ancora in parte la lingua della poesia e della scienza. Ad intuire lo straordinario potere educativo del Sermo Latinus, nonché della lettura dei testi classici e cristiani a noi pervenuti, fu proprio Don Giovanni Bosco, il quale insieme con Don Francesia diede vita a un’importante iniziativa editoriale per gli studenti, la collana di classici Selecta ex Latinis scriptoribus in usus scholarum. Dopo aver esaminato l’opportunità della promozione della lingua latina viva tra docenti e discenti nelle scuole salesiane istituite a Valdocco dallo stesso Don Bosco, della vasta e articolata produzione letteraria in lingua latina di Don Francesia, si considera una raccolta di sette drammi, pubblicata nel 1910, quale dono augurale al primo successore di Don Bosco, il Beato Michele Rua, in occasione de L’anniversario dell’ordinazione sacerdotale di quest’ultimo. Con la pubblicazione e la successiva rappresentazione di queste actiones dramaticae Don Francesia intese far conoscere i capolavori della Letteratura Cristiana Antica, che avevano fatto il loro primo ingresso tra i programmi scolastici proprio nelle istituzioni educative fondate da Don Bosco. Scritte e rappresentate in lingua latina, da studenti per un pubblico di studenti, con esse l’autore seppe veicolare il messaggio cristiano mediante l’espressione latina, inserendosi a pieno titolo tra i più illustri autori di letteratura neolatina dei secoli XIX-XX. Di Giovan Battista Tamietti (1848- 1920), cui Don Bosco affidò la direzione della collana Latini Christiani Scriptores in usum scholarum, si traccia il profilo dell’umanista, editore di testi cristiani con finalità morali e religiose, nel tentativo lungimirante di introdurre lo studio della Letteratura Cristiana Antica tra i ragazzi, istanza che sarà più tardi recepita dalla riforma della scuola di Gentile del ’23, nel condiviso intento pedagogico di formare cittadini, a beneficio del giovanissimo Regno d’Italia, in grado di coniugare onestà intellettuale e fede religiosa.
Periodo di riferimento: 2018
G. Martino, L’insegnamento del latino come mezzo di trasmissione dei valori della humanitas nella Congregazione salesiana delle origini: il caso di Giovan Battista Francesia (1838- 1930) e di Giovan Battista Tamietti (1848-1920), in «Atti del Congresso Internazionale, Roma 20-23 settembre 2018, Vol. 2», LAS, Roma 2019, 284-292.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”