Questa Lettera propone Don Bosco come modello ai Salesiani nell’acquisto della perfezione religiosa, nell’educare e santificare la gioventù, nel trattare col prossimo, nel far del bene a tutti. Don Bosco rappresenta l’emblema dell’immagine paterna dolce. Il concetto animatore di tutta la sua vita era di lavorare per le anime fino alla totale immolazione di se medesimo, e così voleva che facessero i suoi figli. Questo lavoro egli lo compiva sempre tranquillo, sempre eguale a sé, sempre imperturbabile, nelle gioie e nelle pene; perché, fin dal giorno in cui fu chiamato all’apostolato, si era gettato tutto in braccio a Dio. Gettarsi in braccio a Dio è l’atto primo e più naturale di ogni anima. Il suo amore attirava, conquistava e trasformava i cuori.
Periodo di riferimento: 1920
P. Albera, Lettera intorno a Don Bosco proposto come modello ai Salesiani nell’acquisto della perfezione religiosa, nell’educare e santificare la gioventù, nel trattare col prossimo, nel far del bene a tutti, «Atti del Capitolo Superiore», 1 (1920), n. 3, 54-72.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB