Don Costamagna, a distanza di circa 25 anni, rievoca alcune caratteristiche dello spirito che regnava nella casa di Mornese nel tempo delle origini, quando egli era direttore spirituale (1874-1877). La casa viene da lui chiamata «casa della fondazione», «casa della santa allegria», «santa casa di Mornese».
Nella conferenza da lui tenute alle FMA residenti in America Latina, più che di singole persone egli fa memoria della comunità simbolicamente raffigurata nella “casa” dove si formò e maturò lo spirito genuino dell’Istituto sotto la guida sapiente e umile di madre Mazzarello.
Secondo don Costamagna, il fascino e l’attrattiva di quell’ambiente era soprattutto dovuto al fervore, alla passione educativa, allo spirito di carità e di sacrificio, al raccoglimento e alla preghiera incessante, alla semplicità ed allegria che modellavano la vita di quelle giovani suore e da loro si irradiavano nell’ambiente circostante. L’antico direttore delle prime FMA fa voti che «ciascuna delle case, presenti e future, sia una perfetta copia della Casa Madre di Mornese».
Periodo di riferimento: 1872 – 1900
Conferenza di don Giacomo Costamagna alle FMA (1900), in Piera Cavaglià – Anna Costa (eds.), Orme di vita tracce di futuro. Fonti e testimonianze sulla prima comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1870-1881), Roma, LAS 1996, pp. 345-248.
Istituzione di riferimento:
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”