È mutato il modo di vedere il fondatore dei salesiani nel grande panorama della storiografia. Sono mutate le forme di conoscenza anche all’interno della congregazione salesiana dopo che attorno al 1960 si sono estinti gli ultimi testimoni diretti della vita del santo. Nel secondo dopoguerra si può dire giunta agli epigoni nella Chiesa l’epoca dominata dalla lettura agiografica e meramente edificante dei santi. Nel campo della storia politica e sociale sono superate, per quanto riguarda l’Italia e il Piemonte, le letture di don Bosco in chiave patriottica, risorgimentale, nazionalistica, idealistica, fascista. Lascia perplessi la mancanza di un qualsiasi cenno a don Bosco e alle sue opere in saggi di storia sociale di Torino e del Piemonte dell’800.
Periodo di riferimento: 1960 – 1985
P. Stella, “Le ricerche su don Bosco nel venticinquennio 1960-1985: bilancio, problemi e proposte” in “Don Bosco nella Chiesa a servizio dell’umanità: studi e testimonianze”, a cura di P. Braido, LAS, Roma 1987, 373-396.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano