Ai maestri, agli assistenti, ai capi di laboratorio il Venerabile Padre fa appello, mostrando quanto anch’essi possano giovare, perchè regni la moralità nelle case. Il buon Padre, con particolare unzione inculca a tutti i suoi figli di regolare la loro condotta in modo che nessuno degli alunni o dipendenti loro possa gettar in faccia il noto proverbio: medice, cura te ipsum.
Sarà pertanto ottima cosa che il Don sia riservato ai soli sacerdoti, ed i chierici siano chiamati semplicemente col titolo di Signori.
La Pia Società Salesiana, una delle ultime venute fra le famiglie religiose che formano così ricco ornamento alla Chiesa Cattolica, detta perciò nei Salmi circumdata varietate, sembrava destinata, ad occupare uno dei posti più umili nel grande esercito da Dio raccolto per custodirla. I persecutori mostrarono di considerare la Congregazione quale un reggimento, quale una compagnia che combatte in prima fila le battaglie del Signore. Ogni Salesiano si ricordi sempre che è figlio della Congregazione e che come tale ha il dovere di onorarla: Honora matrem tuam. Troppo ha sofferto la carissima madre, la Pia Società Salesiana, per le persecuzioni dei tristi e forse anche più per l’ingratitudine e la defezione di alcuni de’ suoi figliuoli. A tergere le lacrime dell’afflitta nostra Madre la Congregazione gioverebbe immensamente il procurare di aumentar il numero de’ suoi figli coltivando le vocazioni religiose e sacerdotali. Don Rua vorrebbe che tutti i Salesiani, ma specialmente i Sacerdoti, sentissero il bisogno di suscitare fra i loro alunni degli eredi della loro sublime missione.
Periodo di riferimento: 1908
M. Rua, “Vigilanza” in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani“, Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 409-424.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB