La finalità dell’apostolato educativo, è di lavorare in mezzo ai giovani i più abbandonati e miserabili, «i quali — sono parole del Beato — hanno veramente bisogno di una mano benefica che si prenda cura di loro, li coltivi alla virtù e li allontani dal vizio» con «diffondere lo spirito di religione nei cuori incolti e abbandonati», adoperandoci, «per fare buoni cittadini in questa terra, perchè siano poi un giorno degli abitatori del cielo».
Il S. Padre infatti, nell’Enciclica Ubi arcano — il primo documento- programma del suo glorioso, attivissimo pontificato — aveva indicato chiaramente che le maggiori sue cure le avrebbe rivolte all’Azione cattolica da lui stesso definita: la partecipazione del laicato all’apostolato gerarchico.
Da tutto questo, si può facilmente valutare la grande importanza delle nostre Compagnie e la conseguente necessità che tutti si adoperino perchè siano fondate, fatte fiorire e tenute in continua efficenza negli Oratori festivi, Ospizi, Collegi, Pensionati, Parrocchie e Missioni.
Però, mentre si lavora alla formazione cristiana dei giovani, non si deve perdere di vista il perfezionamento sociale ed individuale.
Don Rinaldi si augura che ne sorgano molte qua e là di Case per le singole Ispettorie o per più Ispettorie associate assieme per il perfezionamento morale, intellettuale e professionale dei loro soggetti.
INDICE:
- Motivi di apostolato e di perfezionamento per il 1931
- L’apostolato delle nostre Compagnie religiose
- La mente e la parola del Papa intorno alle associazioni religiose
- Giornate e Congressi delle nostre Compagnie
- Le Case di perfezionamento per i nostri Chierici e Coadiutori
- Il vero salesiano nella vita e nella visione del Beato D. Bosco
Periodo di riferimento: 1930 – 1931
F. Rinaldi, “Lettera del Rettor Maggiore”, in «Atti del Capitolo Superiore» 11 (1930) 55, 913-924.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB