In questa lettera, il Rettor Maggiore Paolo Albera espone una serie di riflessioni e consigli indirizzati agli ispettori e direttori di istituti religiosi, in merito alla pratica della dolcezza nel governo delle comunità.
L’autore sottolinea l’importanza della carità e della dolcezza nel dirigere una comunità religiosa, citando l’esempio e gli insegnamenti di Don Bosco. Egli invita i responsabili a imparare da Gesù stesso, che è “dolce ed umile di cuore”, e a mantenere un carattere equilibrato e costante. La lettera evidenzia anche la definizione di dolcezza secondo San Giovanni Climaco e sottolinea l’importanza di mettersi nei panni dei propri dipendenti per comprendere le loro necessità e preoccupazioni. Infine, l’autore avverte contro l’abuso dello zelo senza dolcezza, esortando i superiori a praticare la mansuetudine e a essere angeli custodi visibili per coloro che guidano.
Indice
- Sempre uguale a se stesso!
- Nei panni dei nostri soggetti…
- Non è zelo lodevole…
- Gli angeli custodi visibili…
- Lezioni divine
- Il nostro modello
- Siate padri più che superiori…
- Dolcezza e fermezza…
Periodo di riferimento: 1919
P. Albera, “Sulla dolcezza“, in “Lettere circolari di Don Paolo Albera ai salesiani“, Direzione Generale delle Opere Salesiane, Torino 1965.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB