Francesco Motto – “Una svolta nella pastorale giovanile del primo dopoguerra nella parrocchia italiana di San Francisco (California – USA)” in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti”

Chiamati nel 1897 per l’assistenza religiosa alle migliaia di immigrati italiani di San Francisco, i salesiani nell’ambito della parrocchia etnica dei Santi Pietro e Paolo avevano necessariamente operato con sollecitudine anche in favore della gioventù, cui andava, per motivi carismatici, il loro interesse.

La «colonia modello» di San Francisco inizialmente composta, come è noto, di giovani immigrati maschi, molto presto si era arricchita di giovani famiglie italiane dall’alto tasso di fecondità. Si spiegano così le frequentatissime scuole domenicali di catechismo per tutti i ragazzi, le numerosissime classi preparatorie alla prima comunione e alla confermazione, i non pochi ragazzi inseriti nelle associazioni giovanili della parrocchia che frequentavano le scuole presenti nel quartiere latino di North Beach o del circondario. Non si hanno però informazioni circa la presenza di un oratorio festivo o anche feriale, di tipo tradizionale, che pure sarebbe stato in perfetta sintonia con la vocazione salesiana. Invece sembra sia stata privilegiata, per vari motivi, l’attività strettamente religiosa o parareligiosa, anche se vi furono per un certo tempo una scuola di disegno e di ginnastica (oltre che di inglese alla sera), per i teenager e una scuola di cucito e ricamo per le ragazze. Di questa scarsa «salesianità» della parrocchia nazionale di San Francisco erano per altro coscienti un po’ tutti: i salesiani sul posto, i superiori di Torino, i periodici visitatori mandati dal Rettor Maggiore ed anche l’arcivescovo. Ma con la sostituzione dell’incaricato dei giovani (1914), con la disponibilità di nuovi spazi aperti e coperti per loro (nel 1914 e nel 1924), con l’avvicinamento maggiore fra chiesa e immigrati italiani in occasione della guerra mondiale e del primo dopogerra, si può affermare che si diede avvio ad una svolta nella pastorale giovanile della parrocchia, costituita sia dal rilancio di associazioni ed attività giovanili già esistenti, sia dalla messa in atto di nuove iniziative, che incontrarono immediatamente successo fra i giovani e favore nell’opinione pubblica non solo cittadina. La scuola poi iniziata nel 1925 venne a completare l’attività, già in atto, di tempo libero.

 

Indice

  • Introduzione
  • 1. La situazione della gioventù italiana a San Francisco nei primi decenni del ‘900
  • 2. Carenza di tipiche opere salesiane prima della guerra
  • 3. Cambio della guardia all’Oratorio
  • 4. La «svolta» carica di futuro
    1. Rilancio dei gruppi giovanili già presenti
    2. Fondazione di nuovi gruppi giovanili
      1. I Boy scout
      2. Il «Salesian Boys’ club»
        1. a. Un immediato successo numerico e progressivi spazi disponibili
        2. b. L’attività preferita: gli sport
        3. c. Altre dimensioni
  • 5. La scuola parrocchiale
  • Valutazione

Periodo di riferimento: 1897 – 1948

F. Motto, “Una svolta nella pastorale giovanile del primo dopoguerra nella parrocchia italiana di San Francisco (California – USA)“, in “L’educazione salesiana dal 1880 al 1922. Istanze ed attuazioni in diversi contesti. Relazioni generali. Relazioni regionali: Europa-Africa”. Atti del 4° Convegno internazionale di storia dell’Opera salesiana, Ciudad de México, 12-18 febbraio 2006, vol. 2, a cura di Jesús Graciliano González, Grazia Loparco, Francesco Motto, Stanislaw Zimniak, LAS, Roma 2007 (Studi, 2), 2007.

Istituzione di riferimento:
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)
Associazione Cultori Storia Salesiana (ACSSA)

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