Se accettiamo il fatto che “i processi storici possono essere considerati (in grande misura) come risultati on intenzionali di azioni umane razionali, e che questi processi creano le condizioni di azioni umane” (J. Topolski), e lo applichiamo alla storia religiosa questi asserti si avrebbero di colpo problemi non piccoli da risolvere. La storiografia di oggi ha preso ormai parecchie distanze dallo storicismo. Schiere di studiosi agguerriti e autorevoli tendono oggi ad aprirsi la lettura dei fatti religiosi con le chiavi più varie: la sociologia, la psicologia, l’etnologia, la linguistica, l’antropologia, la geografia umana. Di fronte a tanta disparità di approcci, chi voglia cimentarsi allo studio storico di don Bosco e delle sue opere dalle origini ai nostri giorni potrebbe trovare più saggio limitarsi ad attività sperimentate e meno discutibili: l’edizione critica di testi, studi filologici, l’analisi di documenti dottrinali con lo scopo onesto di spiegare il senso inteso dall’autore e dai suoi immediati ed ovvi lettori. Di fronte ad atteggiamenti del genere è facile immaginare l’insoddisfazione di quanti non sono insensibili alla storiografia oggi elaborata anche nelle forme più fruibili delle divulgazioni e dei libri destinati alla scuola. Appare saggio esaminare in che modo ordini e congregazioni religiose abbiano attestato in questi ultimi decenni la loro presenza nel campo della ricerca storica. Esistono riviste specializzate di ordini vetusti e venerabili, che paiono prediligere ricerche sulle istituzioni, i personaggi, le dottrine, le esperienze nel campo della predicazione o delle missioni, le correnti spirituali e l’edizione critica di inediti. Gli esiti sociali sono stati fatti oggetto di ricerca piuttosto da studiosi esterni agli ordini stessi, con alcune eccezioni come il gesuita François de Dainville, attento alla sociologia storica dell’insegnamento gesuitico in Francia. In ambito salesiano, un approccio storico quantitativo e sociale è rappresentato dall’Atlante di dati statistici pubblicato dal centro direttivo delle opere di don Bosco nel 1925, un filone proseguito in anni successivi. Oggi si aprono ampie possibilità di ricerca storiografica molto promettenti, che l’Autore suggerisce.
Periodo di riferimento: 1982 – 1999
P. Stella, Fare storia salesiana oggi [1982], in «Ricerche storiche salesiane», 1 (1982), 1, 41-53.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano