In questa lettera sostanziosa, l’autore Michele Rua espone alcune considerazioni volte a mantenere e a far fiorire la carità di Gesù portata agli uomini di buona volontà. Il primo punto di disaccordo è intorno allo studio dei classici latini. Questi si dividono in due categorie, pagani e cristiani. Don Bosco fino dai primi tempi dell’Oratorio dimostrò sempre vivo desiderio che si studiassero anche i classici cristiani. Provava gran pena nel sentire come alcuni professori deridessero il latino della Chiesa e dei Padri, chiamandolo con disprezzo latino di sagrestia.
Il secondo punto di disaccordo riguarda gli autori italiani. Don Bosco sentì il bisogno di studiarli, come cosa necessaria ad imparare bene la lingua ed a formarsi un bello stile e ne promosse lo studio.
Vi è anche qualche disaccordo sul modo di insegnare. Le idee di Don Bosco intorno a ciò sono chiaramente espresse nelle regole della Casa. Prendersi cura di tutti, interrogare tutti e sovente, e non solamente alcuni; e nel dare spiegazione aver sempre di mira che intendano coloro che sono più indietro di studi o di men felice ingegno.
Periodo di riferimento: 1889
M. Rua, “Studi Letterari” in “Lettere circolari di don Michele Rua ai salesiani”, Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 35-46.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB