L’autrice presenta anzitutto i vari passi che precedettero l’andata dei Salesiani in Cile prima che mons. Fagnano nel luglio 1887 sbarcasse con tre confratelli a Punta Arenas. A quel momento avevano già esplorato praticamente con i militari tutto il settore orientale dell’isola Grande, osservandone direttamente gli abitanti (onas o selk’nam).
A fine anno con i salesiani mons. Fagnano percorse buona parte dell’isola Dawson ed, incontrando gli indigeni dei canali (alacalufes), si convinse che l’isola fosse adatta a riunirli onde perdessero un po’ delle loro abitudini di girovaghi. Tant’è che, rientrato da una viaggio in Italia per raccogliere fondi, nel gennaio 1888 espose al presidente J. M. Balmaceda il suo progetto: riunire gli indios nell’isola Dawson per istruirne i giovani ed avviarli ad un lavoro loro adatto, nutrendoli e vestendoli finché fossero in grado di guadagnarsi da vivere.
La missione-reducción, avviata nel febbraio 1889, diverrà uno spazio che, sul modello delle case salesiane d’Europa, unisce assistenza e protezione, accogliendo i più abbandonati. Solo che i gruppi di bisognosi, dei quali si occupavano, vivevano in una situazione di vulnerabilità ed il loro territorio era lo scenario, nel quale avveniva l’eterna lotta fra le due civilizzazioni – quella occidentale e quella indigena.
Indice:
- Hacia la casa matriz de Punta Arenas
- Avanzando hacia el interior del corazón fueguino
- El grupo misional salesiano avanza desde Punta Arenas a Dawson (1887-1888)
- Ya en isla Dawson
- La salesianidad ingresa a Dawson
Periodo de referencia: 1887 – 1889
M. C. Odone Correa, “La travesía de monseñor Fagnano y sus hermanos al espacio misional de Isla Dawson” in «Ricerche Storiche Salesiane» 36 (2017) 68, 39-56.
Institución de referencia:
Istituto Storico Salesiano